Per migliorare l’esperienza di navigazione delle pagine e la fruizione dei servizi online, questo sito utilizza cookie tecnici e analitici.
Questo sito permette inoltre l’utilizzo di cookie di terze parti per funzionalità quali la condivisione e la visualizzazione sui social media.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su collegamenti nella pagina acconsenti all’uso di questi cookie.
Per informazioni sui cookie e su come eventualmente disabilitarli, leggi la Cookie policy dei siti del Il Difensore civico della Toscana.

Le Commissioni miste conciliative e gli organismi di tutela delle Aziende sanitarie


Così come richiamato nella LR 19/2009 recante Disciplina del Difensore civico regionale, in ambito sanitario e socio-sanitario la tutela non giurisdizionale dei diritti è garantita dagli organismi di tutela interna alle Aziende sanitarie.
Con la delibera di Giunta regionale n. 996 del 2016 e smi, sono state fornite direttive per l'esercizio della tutela degli utenti del Servizio Sanitario della Toscana, con particolare attenzione alle funzioni dell'URP, della Commissione Mista Conciliativa e del Difensore civico regionale, al fine di razionalizzare e semplificare il percorso.
Ciascuna Azienda sanitaria si è quindi dotata di un proprio regolamento aziendale con cuiriconosce agli utenti dei suoi servizi la gestione dei reclami attraverso due livelli di tutela: l’Ufficio relazioni con il pubblico (URP). in prima istanza, e la Commissione Mista Conciliativa (CMC), in seconda istanza.
I rapporti fra Difesa civica regionale e sistema di tutela interna alle Aziende sanitarie sono improntati al principio della integrazione e della collaborazione reciproca.
A tale scopo, e per evitare la sovrapposizione degli interventi e semplificare l’accesso agli strumenti di tutela da parte degli assistiti, il Difensore civico trasmette i reclami ricevuti in materia sanitaria agli URP delle competenti Aziende, ne monitora il relativo procedimento ed informa gli interessati di tutte le forme di tutela attivabili.
Il Difensore civico può inoltre chiedere informazioni sullo stato di avanzamento dell’istruttoria e sollecitare l’Azienda sanitaria in caso di inerzia o ritardi, intervenendo qualora le Aziende non rispondano nei termini prescritti dal regolamento aziendale di tutela e non siano state attivate le conseguenti procedure interne.
 
LA TUTELA IN PRIMA ISTANZA: L’URP
Al fine di garantire la tutela dei cittadini nei confronti di atti o comportamenti con i quali si nega o si limita la fruibilità delle prestazioni erogate dall’Azienda sono ammessi reclami e segnalazioni.
Il reclamo deve essere presentato all’URP dell’Azienda che provvede, in prima istanza, all’analisi e all’ espletamento dell'attività istruttoria, anche attraverso la richiesta di relazioni o pareri di tecnici ed esperti dell’ Azienda sanitaria stessa.
L'URP fornisce all'utente una risposta scritta non oltre 30 giorni dal ricevimento del reclamo, trascorsi i quali la competenza a decidere sui fatti segnalati passa alla Commissione Mista Conciliativa.
In relazione a casi di particolare complessità o delicatezza della materia, l’URP può ritenere opportuno sottoporre direttamente la decisione alla Commissione Mista Conciliativa.
Al fine di facilitare la presentazione del reclamo da parte del cittadino, l’URP di ciascuna Azienda sanitaria ha predisposto una apposita modulistica scaricabile dalla pagina web dedicata, dove sono disponibili le necessarie informazioni di contatto. Come contattare gli Urp.
 
LA TUTELA IN SECONDA ISTANZA: LA COMMISSIONE MISTA CONCILIATIVA
La CMC è l'organismo responsabile del riesame dei reclami degli utenti che non sono stati soddisfatti dalla risposta ricevuta in prima istanza da parte dell’URP.
Sulla base del regolamento di pubblica tutela, i compiti assegnati alla Commissione Mista Conciliativa sono i seguenti:
  • Riesaminare i casi oggetto di reclamo qualora l'utente si sia dichiarato motivatamente insoddisfatto della risposta ricevuta.
  • Esaminare i casi in cui non è stata fornita una risposta entro i termini previsti dal regolamento di tutela.
  • Esaminare i fatti oggetto di reclamo che l'URP, considerando la complessità e la delicatezza della materia, ha ritenuto opportuno sottoporre alla decisione della Commissione Mista Conciliativa.
  • Esaminare problematiche generali, compresi reclami ricorrenti, che richiedono riflessioni più ampie sull'organizzazione, il funzionamento, la qualità e la sicurezza dei servizi sanitari e socio-sanitari.
La CMC è quindi un organo di tutela di secondo livello, con una composizione paritetica e si occupa di gestire e risolvere le controversie attraverso procedure conciliative, al di fuori delle vie amministrative o giurisdizionali.
Tutte le CMC costituite presso le Aziende sanitarie sono presiedute da un Presidente nominato dal Difensore civico della Toscana.
 
 
LE COMMISSIONI MISTE CONCILIATIVE COSTITUITE
Nella Regione Toscana sono state istituite Commissioni Miste Conciliative presso le seguenti Aziende sanitarie o ospedaliero universitaria (nei link sotto indicati ogni Azienda ha pubblicato il regolamento di funzionamento e la composizione):
Non sono state ancora costituite le Commissioni Miste Conciliative presso l'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana e l'Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer.
 
 
  

Contenuto aggiornato al 5 dicembre 2023