La materia del lavoro presso le Pubbliche amministrazione fa parte “tradizionalmente” del diritto amministrativo, raggio d’azione della Difesa civica. Anche con il compimento del processo di “privatizzazione” del pubblico impiego, avviato più di vent’anni fa con la “contrattualizzazione” dei dipendenti pubblici (a parte alcune eccezioni), residuano tuttavia ancora ben delineate determinate aree che sono, pressoché integralmente, regolate dalle leggi. Si tratta, in sintesi, anzitutto degli istituti afferenti la instaurazione del rapporto di lavoro, nonché degli istituti la cui applicazione creano novazione di tale rapporto. Sulle criticità di tali istituti può essere chiesta la assistenza della Difesa civica, come per gli istituti afferenti al lavoro c.d.”extraimpiego”, o i permessi ex L104/92.

Sono stato escluso da un concorso pubblico/non sono rientrato tra gli idonei di un concorso pubblico/la mia posizione in graduatoria di concorso è inferiore a quella in cui avevo sperato. Posso rivolgermi al Difensore civico?
Sì, ci si può rivolgere al Difensore civico qualora la criticità lamentata sia stata causata dalla violazione di una norma di legge o di una disposizione del bando di concorso, che è lex specialis della procedura di riferimento. In nessun caso il Difensore civico potrebbe intromettersi nelle valutazioni di merito, di competenza ESCLUSIVA delle Commissioni Esaminatrici.
Per capire se si sono verificate illegittimità, posso chiedere l’accesso alla documentazione concorsuale?
Sì, la documentazione relativa ai concorsi è accessibile, trattandosi di atti afferenti a procedura “a evidenza pubblica”, con l’eccezione dei documenti eventualmente contenenti test psicoattitudinali. In caso di mancato riconoscimento dell’accesso, ci si può rivolgere al Difensore civico (v. FAQ sul diritto di accesso).
Ho un problema che riguarda il trattamento economico accessorio/l’orario di lavoro/il lavoro straordinario; posso rivolgermi al Difensore civico?
No. Sulle questioni riguardanti le materie di matrice contrattuale, la funzione propositiva nei confronti della PA, che in questi casi si deve considerare alla stessa stregua di qualsiasi altro datore di lavoro, può essere esercitata solo dal sindacato.