Pubblico impiego
Tale area è dedicata al lavoro presso le pubbliche amministrazioni con particolare riferimento alla fase della instaurazione del rapporto di lavoro.
Settore di intervento dell’Ufficio sono le problematiche che possono prospettarsi nello svolgimento dei concorsi pubblici e nella redazione delle graduatorie, per le qualifiche professionali per le quali è previsto l’accesso mediante tali modalità e l’attività dei centri integrati per l’impiego, che fanno capo alla Agenzia regionale per il lavoro ARTI.
In particolare, ci si può rivolgere alla Difesa civica qualora la criticità lamentata sia stata causata dalla violazione di una norma di legge o di una disposizione del bando di concorso, che è lex specialis della procedura di riferimento. In questo ambito il Difensore civico non può intervenire nelle valutazioni di merito, di competenza esclusiva delle commissioni di concorso.
Più in generale, per quanto riguarda le criticità legate allo svolgimento del rapporto di lavoro e all'applicazione degli istituti contrattuali, la Difesa civica non ha il diritto di intervenire nelle problematiche che possono emergere tra dipendenti e datore di lavoro pubblico nell'applicazione delle disposizioni di diritto privato al rapporto di pubblico impiego e nella disciplina della contrattazione collettiva. La Pubblica Amministrazione, in qualità di datore di lavoro, detiene gli stessi poteri di gestione del rapporto tipici del datore di lavoro privato.
Previdenza
La Difesa civica può ottenere verifiche e chiarimenti dall’INPS e rappresenta uno strumento alternativo ed efficace per una maggiore comprensione delle procedure e spesso per il superamento di problemi pratici.
Il sistema di contattabilità dell’Ente prevede infatti canali digitali non sempre alla portata dell’utente o canali telefonici tramite call center che talvolta non sono in grado di soddisfare le richieste di informazioni e di chiarimenti.
Le questioni sottoposte attengono per lo più a situazioni di: ritardo nell’erogazione delle prestazioni previdenziali (ratei pensionistici, Tfr/Tfs, fondo esattoriale), mancata o non corretta corresponsione di indennità, assegni e contributi (indennità di accompagnamento, assegno unico, carta acquisti, contributo per progetto assistenziale, bonus), mancato riconoscimento di periodi contributivi, richiesta di restituzione di somme indebitamente percepite.